Close

La questione immigrazione oggi

La percezione riguardante “L’invasione dei migranti” nel nostro paese è una divaricazione della realtà per far concentrare l’attenzione su questa problematica invece che su altre emergenze. La paura dell’altro è legittima, perché quando non si conoscono le persone necessita impiegare tempo e risorse per aprirsi al dialogo e avere desiderio di conoscere. “L’altro comincia dove comincia la volontà di capire e di investigare” (Kapuscinski) La chiusura verso i migranti è la cartina al tornasole che ci fa capire che oggi siamo sempre più “chiusi” anche verso coloro che ci circondano. Vi è un’esigenza di tornare al reale ed esaminare i dati, perché ci dicono altro: a decorrere dall’ 1.1.2019 al 12.12.2019 gli sbarchi in Italia sono stati 11.097, comparati con i dati dello stesso periodo del 2017 (118.019) e del 2018 (23.122) è evidente un significativo e notevole calo.

Nella scuola della provincia di Ragusa vi sono 4.509 alunni stranieri in tutti gli ordini di scuola con una incidenza sul totale del 9%, dato riconfermato negli anni, dove il 52% è nata in Italia Acate e Santa Croce sono i paesi con la più alta concentrazione di alunni stranieri.

Funzione della scuola

Oggi siamo chiamati a rispondere ai bisogni di una società multiculturale, data dalla convivenza in uno stesso spazio politico e geografico di abitudini diverse, che hanno una giustificazione altrove, pertanto la funzione educativa della scuola e della famiglia sono prioritarie.

Il MIUR ha emanato in questi anni molte normative riguardanti l’inclusione degli alunni stranieri, proponendo seminari a livello nazionale, progetti e sperimentazioni in merito. La scuola italiana persegue una sua via all’intercultura non più come “emergenza”, ma come normalità, attraverso la rivisitazione delle metodologie di insegnamento, modelli organizzativi per l’acquisizione di competenze sociali e civiche, percorsi didattici e trasversalità delle discipline.

Si assume la diversità come paradigma dell’identità della scuola, si riconosce il valore delle culture che oggi vengono in contatto fra loro e si favorisce lo scambio per produrre arricchimento reciproco.

Da segnalare sono le Linee Guida per l’accoglienza degli alunni stranieri del 2014 dove si afferma che «lo studente di origini straniere può costituire un’occasione per ripensare e rinnovare l’azione didattica a vantaggio di tutti, un’occasione di cambiamento per tutta la scuola».

Ciascuno ha il diritto di stare nella scuola comune, di tessere la propria storia e la propria identità come uguale e diverso, dotandosi di criteri e strumenti conoscitivi e operativi per garantire l’incontro, la condivisione e il rispetto. E’ indispensabile un discorso educativo rivolto agli studenti, fin dalla scuola dell’infanzia, per acquisire competenze relazionali e civiche che portino ad accettare l’altro, i diversi punti di vista, a dialogare non attestandosi su stereotipi o luoghi comuni, ma argomentando e sviluppando abilità sociali per abituare a saper stare e lavorare con gli altri, a rispettare i più vulnerabili e ad essere curiosi per superare i confini

Papa Francesco sostiene che oggi le società economicamente più avanzate sviluppano l’individualismo, una mentalità utilitaristica, una globalizzazione dell’indifferenza dove gli stranieri sono simbolo di tutti gli scarti della società. Non bisogna “svuotare la memoria”, come afferma Liliana Segre, perché proprio gli italiani all’inizio del secolo passato hanno emigrato incontrando notevoli difficoltà ed espressioni di razzismo. Oggi per la crisi occupazionale, vera crisi economica, sono raddoppiate le persone, particolarmente i giovani, che scelgono di andare all’estero per trovare occupazione, provocando una emorragia di competenze e conoscenze. Massimo Cacciari sostiene che è impossibile innalzare muri, e il Mediterraneo è da sempre mare di collegamento, di cultura e di arricchimento reciproco. Purtroppo le famiglie e spesso anche la scuola, quali agenzie educative privilegiate, insegnano l’indifferenza o, cosa ancora più grave, la chiusura all’altro.

scroll to top