Close

Presentazione del libro “Enigma Palermo” a Ragusa

Venerdì 12 gennaio noi di Piazza Futura insieme con il centro studi Feliciano Rossitto e grazie alla collaborazione della libreria ubik abbiamo presentato il libro di Leoluca Orlando, Enigma Palermo.

Dopo i saluti del presidente del Centro Studi Feliciano Rossitto l’onorevole Giorgio Chessari e l’introduzione di Tonino Solarino, io ho provveduto a presentare i relatori: Leoluca Orlando per 22 anni sindaco di Palermo e già parlamenre europeo e nazionale e Valentina Chinnici, attuale giovane deputata all’Assemblea Regionale Siciliana e già consigliera comunale di maggioranza a Palermo a sostegno dell’ultima sindacatura di Orlando.

Valentina, con lo stile fresco e franco che la contraddistingue ha posto delle domande e sviluppato delle riflessioni sul libro al centro della serata.

Orlando ha quindi preso la parola chiarendo subito che il suo libro non è rivolto al passato, Contanze Reuscher, la giornalista che intervistandolo ha di fatto scritto con lui a quattro mani il libro lo ha sfrondato di tutti gli “amarcord”, di cui Orlando l’avrebbe infarcito, ottenendo alla fine un’opera che partendo dall’esperienza concreta di amministrazione vuole indicare una possibile prospettiva di politica concreta ma rigorosa.

Per fare questo l’autore si espone partendo prima di tutto dai propri errori; Orlando infatti dedica un intero capitolo del suo libro alla polemica che lo vide nei primi anni novanta contrapporsi alla Procura di Palermo, di cui faceva parte Falcone, sulle “carte nei cassetti che non venivano tirate fuori”, e alla successiva polemica sempre con Falcone sul suo trasferimento a Roma…

Orlando confessa di sentirsi a disagio per quella vicenda e ammette di avere sbagliato nei toni e a non indirizzare in modo più mirato la sua invettiva che non riguardava personalmente Falcone ma la Procura retta da Giammanco, ma rivendica la sostanziale veridicità delle accuse (dimostrata dal fatto che dopo pochi mesi dall’arrivo del nuovo capo della Procura, Giancarlo Caselli è partito il processo ad Andreotti) e soprattutto la sua buona fede.

Essere sindaco per 22 anni di una città condotta per mano verso una graduale, ma evidente crescita urbanistica, civile, sociale e culturale lo ha legato alla sua città con un amore paterno, un amore che in effetti si evince nella lettura del libro non solo nei momenti in cui parla della riconquistata legalità negli atti di governo, ma anche nei toni a volte stizziti per le antiche contraddizioni di Palermo che troppo spesso tornano a galla.

Ha poi parlato del sogno che si creino le condizioni di una “fraternità democratica” a suo avviso unica soluzione che possa ricondurre a sintesi i contrapposti principi di prevalenza della libertà sull’uguaglianza e viceversa.

L’auditorium del Centro Studi Feliciano Rossitto, completamente pieno ha ascoltato con attenzione e partecipazione gli interventi ed anche con una certa partecipazione, come si desume dalla vendita delle copie del libro andato esaurito.

Insomma una bella serata in cui si è parlato con passione di politica al servizio de bene comune.

Bancario, Giornalista Pubblicista.

scroll to top