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Il paradosso di Renzi

Non ho nessun dubbio!

Renzi è il politico attuale più bravo ad attirare l’attenzione sul suo dito anche quando indica la luna…

Dopo un lungo silenzio durato tutto il tempo della crisi di governo voglio dire qualcosa in merito a questa fase della politica nazionale, mi è sembrato opportuno attendere l’esito degli eventi per evitare di dare giudizi che venissero smentiti dall’evolvere di una vicenda politica complessa, piena di variabili e con esiti potenziali molteplici.

Adesso “consummatum est”!

Tutto è compiuto, e un primo giudizio può essere espresso con un po’ più di serenità.

Premetto che ho fiducia nel Presidente del Consiglio e nel nuovo governo, che reputo di prim’ordine il livello dei ministri scelti da Draghi al di fuori dei partiti e confido che svolgano al meglio il compito loro assegnato, quindi non sono mosso da pregiudizi nei confronti del Governo Draghi nel quale ripongo la speranza di una gestione saggia della cosa pubblica.

Dal momento dell’incarico a Draghi, Renzi ha cominciato a comparire su tutti i mezzi di comunicazione autodichiarandosi vincitore e demiurgo della politica italica nonché padre “putativo” del nuovo governo (è noto infatti che il padre naturale abita al Quirinale).

Ma se spostassimo lo sguardo dal dito e provassimo a guardare la luna? Cosa vedremmo?

Il pomo della discordia che ha fatto “saltare il banco” del secondo governo Conte è stata l’iniziativa di Conte di creare un pool di 6 supertecnici per la gestione del Recovery Fund, in quel frangente un Renzi paladino della politica enunciava i tanti motivi per cui affidare ai tecnici la gestione dei fondi europei era un oltraggio alla politica e si inseriva in un percorso antidemocratico … allora, non più tardi di 3 /4 mesi fa!

E adesso? Tutti i ministeri “di spesa” che utilizzeranno il Recovery Fund sono affidati a tecnici che per giunta, essendo Ministri, sono titolari di ultima istanza del potere esecutivo di gestione dei fondi, contrariamente alla struttura pensata da Conte che invece “rispondeva” al Governo. Si può opporre a questo ragionamento che questi sono tecnici di alto livello? Ma cosa impediva al Governo precedente, grazie e insieme a Renzi di scegliere tecnici di alto profilo?

Di più il “potere” di questi tecnici è ulteriormente aumentato dalla debolezza della politica che ha “fallito” abdicando al suo ruolo di guida del Paese e che oramai appare “commissariata”, in piena confusione (sono giocoforza tutti insieme a far da corte ai tecnici), rissosa tra alleati e arrendevole con gli avversari…

E allora guardando il dito di Renzi possiamo anche qualificarlo come vincitore, ma osservando la luna della politica vediamo un sedicente esperto di tatticismi senza una visione strategica … a meno che … al di la di quanto dichiarato l’obiettivo era un altro … ma di questo ne parliamo fra qualche giorno.

Vito Piruzza

Bancario, Giornalista Pubblicista.

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