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Europa, adesso si cambia rotta

L’Unione Europea mette in campo, come mai in passato, tutte le sue forze per uscire dalla pandemia in atto. Ma è sul futuro post pandemico che si gioca oggi una partita ugualmente importante, mettere le basi per rivedere le regole, per garantirci un futuro migliore e apprezzabile anche per le generazioni che verranno. Verso la Conferenza sul futuro dell’Europa.

Prima della pandemia l’Unione europea si apprestava ad aprire un confronto con i cittadini sul futuro dell’Europa: se limitarsi al Mercato unico, sia pure con le straordinarie peculiarità, uniche nella storia, che lo caratterizzano; oppure se, riprendendo il cammino dei Padri fondatori, costituirsi come unità politica. Nell’affrontare la pandemia, l’Unione è stata posta dinanzi ad una sfida senza precedenti, e ha già compiuto scelte che indicano la necessità e la volontà di incamminarsi verso questa seconda strada. L’istituzione del debito comune europeo con il poderoso piano Next Generation EU, la volontà di gestire unitariamente i vaccini per evitare qualsiasi tipo di speculazione dei singoli Stati membri o dei grandi gruppi farmaceutici sono due esempi significativi in tal senso.

Questa pandemia dimostra in modo inequivocabile che nessuno Stato da solo in Europa riuscirà a vincere questa sfida. Ciascuno dovrà fare la propria parte, ma è solo uniti che potremo salvarci. Si uscirà oggi da questa crisi trasformando l’economia europea con un impegno collettivo sulla via di uno sviluppo socialmente e ecologicamente sostenibile e con capacità di governo e di programmazione a livello europeo e non solo con politiche nazionali diversificate.

Dopo la pandemia non potremo e non dovremo più tornare alla “normalità”, perché gli effetti della sospensione del tempo dovranno sollecitarci a riflettere sul modello delle nostre società e su alcuni aspetti essenziali del vivere insieme.

Il 9 maggio scorso, su sollecitazione di semplici cittadini e tantissime associazioni culturali, avrebbero avuto inizio a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo, i lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa per discutere della revisione dei trattati che regolano il funzionamento della macchina europea.

Noi del Movimento Federalista Europeo riteniamo che è arrivato il momento di creare nuovi ambiti di sovranità europea condivisa – in campo fiscale, economico e politico. In una parola, è arrivato il momento di far nascere la Federazione europea. Chiediamo al Parlamento europeo di proporre una modifica dei Trattati, per riformare il sistema delle risorse proprie dell’UE. E’ necessario dotare l’Unione europea di una competenza fiscale, abolendo il duplice diritto di veto degli Stati in materia di risorse dell’Unione sia all’interno del Consiglio, sia tramite le ratifiche nazionali. Solo in questo modo diventa strutturalmente sostenibile l’emissione di debito europeo.

Purtroppo la pandemia ha bloccato l’inizio dei lavori. Per questo noi federalisti europei invitiamo, con un accorato appello (clicca qui), le personalità che rivestono un ruolo di responsabilità nelle istituzioni e nei vari ambiti della vita economica e civile e tutti i cittadini impegnati a vario titolo nella società ad unirsi a loro nel chiedere al Governo italiano e ai parlamentari europei di impegnarsi perché la Conferenza sul Futuro dell’Europa possa partire entro dicembre, e comunque il prima possibile, nel caso il riacutizzarsi della crisi sanitaria non lo permetta.

La Segreteria del Movimento Federalista Europeo di Ragusa

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