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DDL ZAN

E’ veramente triste assistere, come accade oramai da mesi, a una contrapposizione a muso duro sul DDL Zan con slogan di particolare effetto che chiamano in causa la libertà di espressione e di pensiero con le persone che si schierano con disinvoltura, mi chiedo se tanta veemenza dialettica sia mai stata supportata dalla semplice lettura del testo della proposta di legge!

Il DDL Zan inserisce all’art. 604bis del Codice Penale delle nuove categorie (in aggiunta a quelle già presenti motivi  razziali,  etnici,  nazionali  o Religiosi)  per le quali deve essere punito chi “istiga a commettere o commette atti di discriminazione” o “istiga a commettere o commette violenza o atti di  provocazione alla violenza”  “fondati sul sesso, sul genere, sull’orienta­ mento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità”.

Chi paventa una “potenziale” violazione della libertà di pensiero o di espressione evidentemente non apprezza che l’aggiunta prevista dal DDL Zan alla lettera a) del primo comma dell’art.604 bis lascia inalterata la prima parte della norma che riguarda la punizione di chi “propaganda idee fondate  sulla  superiorita’  o sull’odio razziale o etnico” fattispecie che non viene allargata alle nuove categorie. Quindi mi chiedo e vi chiedo in cosa è minacciata la libertà di espressione o di pensiero? Qualcuno vuole forse sostenere che “Istigare” alla discriminazione o alla violenza oltre che ovviamente commettere direttamente discriminazione o violenza “contro” alcune persone in ragione dell’orientamento sessuale o della disabilità sia espressione di libertà?

Peraltro l’art. 4 del DDL Zan recita testualmente: “Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime ri­ conducibili al pluralismo delle idee o alla li­bertà delle scelte, purché non idonee a de­ terminare il concreto pericolo del compi­ mento di atti discriminatori o violenti” E allora, basta giocare al muro contro muro sul nulla, se qualche piccola modifica si vuole apportare per evitare qualche potenziale malinteso su elementi marginali lo si faccia con l’impegno solenne a un rapidissimo passaggio alla Camera dei Deputati che permetta finalmente la promulgazione di una legge che obbedisce a un sacrosanto principio di civiltà.

Vito Piruzza

P.S. per chi volesse verificare:
Disegno di Legge
Art. 604-bis

Bancario, Giornalista Pubblicista.

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